lunedì 15 giugno 2009

Quesiti Referendum 2009: perchè votare NO ai primi 2 quesiti.

I quesiti referendari sono stati presentati e pubblicizzati con la rivendicazione apparente di voler abrogare il cosiddetto 'porcellum', ovvero la legge 21 dicembre 2005, n. 270 già applicata nelle elezioni politiche del 2006 e definita 'legge porcata' da uno dei suoi stessi autori, il leghista Calderoli. (http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_elettorale_italiana_del_2005).

La legge supporta il concetto di 'coalizione', ovvero di 'aggregazione di liste' quale soggetto politico autonomo, al fine di limitare il numero e lo strapotere espresso storicamente da una moltitudine di piccoli partiti, capaci al momento opportuno di tenere in scacco la maggioranza. La soglia del 4% per i partiti ha proprio questo scopo. Peccato che consenta però il recupero degli stessi micro-partiti, incentivandoli ad aggregarsi in coalizione. Infatti se alla Camera lo sbarramento per la coalizione è, come dev'essere, più consistente (10% e forse dovrebbe essere ancora maggiore), nell'ambito della stessa poi accedono ai seggi partiti con appena il 2% (soglia interna), i quali appena distribuiti i seggi, al momento di formare i gruppi parlamentari, possono cominciare a dettare legge, dimenticandosi del patto elettorale, o meglio vendendolo a caro prezzo (vedi partito di Mastella nella coalizione guidata da Prodi).

Uno studioso della materia come Sartori teme quest'effetto tanto da appoggiare la eliminazione delle coalizioni a vantaggio delle liste singole (vedi http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/11_Novembre/01/sartori.shtml), ma solo a patto che si rinunci al premio di maggioranza del 55%, ritenendo ovviamente che una lista che abbia la maggioranza relativa con appena, ad es. il 25% dei voti, non possa arrogarsi il diritto di acquisire il 55% dei seggi, privando il 30% degli elettori di rapresentanza politica.

Non dimentichiamo poi che la stessa legge incorpora il più sfacciato dei furti di democrazia: L'ABOLIZIONE DELLE PREFERENZE !!

Qui arriviamo al nocciolo dei quesiti (una spiegazione dei concetti espressi nei quesiti referendari la trovate qui: http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/focus/articoli/ContentItem-f4eabdb1-12d4-4a97-a161-b2f771d18b25.html ).
La rivendicazione di voler superare il procellum è di una ipocrisia palese, tant'è che non si chiede l'abrogazione della legge o almeno dei suoi difetti peggiori (come lo sbarramento per le coalizioni, le inutili complicazioni del regolamento al Senato o l'abolizione delle preferenze, della quale si è tanto parlato ma che poi evidentemente piace così com'è (proprio innaturale, da parte di questo parlamento di nominati !!).
I primi due quesiti chiedono invece, di abolire la coalizione in sè, come soggetto politico (tecnicamente 'liste collegate'), senza però rinunciare al premio di maggioranza (come temeva Sartori).

Vi consiglio di leggere i seguenti paralleli illustri, con la famosa legge truffa del '53 e la sua analoga fascista, purtroppo responsabile dell'ascesa del regime e di tutte le sue conseguenze: http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/acom/09set3/2124rosellielezioni.htm

Qual'è il rischio principale di un SI ai due quesiti? che alla prossima tornata elettorale (che per comodità dell'attuale partito pincipale di governo, dato per favorito al 35%, potrebbe tenersi anche a breve) il PdL e la Lega si presentino separate per massimizzare i voti (55% al PdL e 10% alla Lega), in modo che riunendosi a valle dell'attribuzione dei seggi, ottengano praticamente i due terzi delle camere.
Esattamente ciò che serve al centrodestra per attuare i suoi piani di modifiche costituzionali senza alcun bisogno di un confronto con l'opposizione:
Quanto tali modifiche siano una pericolosa involuzione per la nostra democrazia potete solo immaginarlo leggendo questo editoriale:
http://www.labottegadellelefante.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1847&Itemid=37, in cui si sviluppa un parallelo tra il piano di modifica costituzionale del PdL e il "Piano di Rinascita" di Licio Gelli (confronto testuale).

Altre interessanti letture a:
il cannocchiale



sabato 9 maggio 2009

Calcolo delle fatture ENEL

Per chi potesse trovarlo utile, questo è un foglio excel che ho realizzato per verificare l'importo di una fattura ENEL in base agli scatti (suddivisi per fasce orarie come in bolletta) e alle tariffe vigenti.
Dato che il calcolo è riportato sia per la tariffa MONORARIA che per quella BIORARIA, è anche possibile stabilire se conviene o meno cambiare profilo tariffario.
Le tariffe sono aggiornate a gennaio 2009, ma è possible modificarle facilmente. In ogni caso è consigliabile copiare il foglio principale su nuovi fogli e aggiornare via via su di essi le tariffe, in modo da avere sotto controllo tutti i bimestri.
Se ci sono variazioni alle tariffe all'interno di un bimestre (capita spesso) bisogna suddividere il bimestre in più periodi come indicato.

Calcolo_fatture_ENEL.xls